martedì 27 marzo 2012

E poi boh, c'è qualcosa che viene prima

O qualcuno.
E prima dell'orgoglio, dell'essere razionali, della chimica che dovevo ancora studiare, sei venuto tu. Cioè, è venuto quello che siamo noi, perchè c'è un noi, c'è sempre stato.
Ed è qualcosa per cui, nonostante la mia fragilità e la tua testa dura, lotterò.


N.
E poi boh, ti lanci giù dal quarto piano e ti presenti a casa sua senza preavviso, perchè c'è qualcosa che viene prima della corsa e del pigiama che avevo ancora addosso.

venerdì 23 marzo 2012

Poi mi hai chiesto come stavo

e mi hai perforato l'anima.
Di tutte le persone che mi avevano fatto la stessa domanda prima, eri l'unico che lo stava chiedendo davvero.
Sai quando capisci l'essenza di una cosa, il suo senso profondo e allora pronunciandola ne comprendi davvero tutta la portata? Ecco, così hai pronunciato quelle parole, e nel rispondere solo "Bene" come sarebbe bastato a chiunque altro, mi sono morsa i denti per la mia stessa bugia.

Ci sono amici che sanno arrivare al punto senza mezze misure, sinceri come tu con te stessa non lo sei mai.

J.

martedì 13 marzo 2012

Io ti amo, non come vorrei, ma faccio del mio meglio.

E sono ferma qui da un po'.
Com'è quando le ore che passano sono un dolore, e le attenzioni ti straziano?
Quando nessun consiglio, nessun luogo comune, nessuna esperienza di vita, nessuna distrazione è la risposta a quell'amo che, arpionato al cuore, continua a tirare verso l'alto.
Quando senti che non ti basta e non te lo farai bastare.
Rimani tu, e ti raccontano che potresti accontentarti e farti meno paranoie.

Ma no, no cazzo, le paranoie non ti distruggono l'anima in lacrime, non ti fanno uscire questo grido di infinito, mascherato di dolore.
Rimani tu, e questo fottuto bisogno di un di più, che quello che hai sia più grande, che arrivi qualcosa che cresca, che... che non riesci a fare tu.

E qui l'impotenza può ucciderti,
o salvarti.